L’e-commerce spicca il volo, sostenuto da food e smartphone

Nel 2018 gli acquisti online degli italiani hanno superato i 27,4 miliardi di euro, il 16% in più rispetto al 2017, e quelli di prodotti crescono di 3 miliardi euro in 12 mesi. L’e-commerce insomma si sta affermando come un mezzo sempre più diffuso per fare spese. Soprattutto di cibo e servizi.

“L’incremento dell’e-commerce italiano è frutto di dinamiche differenti – spiega all’Adnkronos Riccardo Mangiaracina, responsabile scientifico dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm del Politecnico di Milano -. Da un alto i prodotti continuano a crescere con un ritmo sostenuto (+25%), spinti dagli ottimi risultati di diversi comparti”, dall’altro il merito è anche degli smartphone. Tanto che l’abitudine di comprare da cellulare è in crescita del 40% rispetto al 2017, quando si attestava al 25%.

Si compra ancora da pc, ma lo smartphone prende quota

Secondo Mangiaracina “Si compra, ancora, soprattutto, al Nord, con il 56%, mentre al Centro e al Sud, con le isole, restiamo su percentuali più basse: rispettivamente il 23% e il 21%”. Nel 2018 gli acquisti effettuati dal cellulare hanno però superato gli 8,4 miliardi di euro, costituendo il 31% di questo tipo di transazioni. Il desktop del Pc, invece, pur rimanendo il sistema preferito per fare shopping online, passa dal 67% del 2017 al 62% nel 2018. Si riduce anche l’incidenza degli acquisti da tablet, che passano dall’8% al 7%.

Il food traina le vendite sul web

Tra i comparti merceologici che più sostengono l’e-commerce a primeggiare è il food, che traina le transazioni online con una quota del 40%. Anche perché l’offerta nelle diverse città italiane si sta ampliando. Oltre alla spesa online dal supermercato si sta affermando “anche il cosiddetto food delivery, ossia la consegna di cibo pronto a domicilio – continua Mangiaracina – con i vari Foodora, Deliveroo, Glovo e UberEats”.

Anche l’enogastronomia continua a essere gettonata, ad esempio per l’acquisto di prodotti tipici, o di vino o di capsule del caffè. Un settore, questo, che però cresce meno rispetto al food delivery, perché già diffuso in passato.

Per il 2019 si punta sugli acquisti ricorrenti

Se i prodotti crescono del 25% i servizi nel 2018 rallentano la crescita (6%) poiché entrati in una fase di maturità. In ogni caso, seppure con una quota minore, continuano a sostenere gli acquisti online, soprattutto nei settori del turismo, le assicurazioni, o la compravendita di biglietti per eventi. Tra i settori del futuro, invece, oltre al food delivery, gli italiani iniziano ad apprezzare i prodotti di arredamento home design, quelli di cosmetica, i giocattoli e gli accessori auto. Per il 2019 si punta, però, sugli acquisti ricorrenti. “Perché il cellulare lo compri una volta ogni tre anni, quattro anni – aggiunge Mangiaracina – mentre dove si guadagna è sul cibo”. Settore inarrestabile, ma soprattutto indispensabile.