Frenano le richieste di mutui, ma l’importo medio supera 139.000 euro

Il 2021 è stato un anno particolare per i mutui, con richieste in calo ma importi erogati in aumento, e un mercato sostenuto dalle generazioni più giovani, grazie agli incentivi governativi e dai mutui green.
Nel 20021 il mercato dei mutui immobiliari sembra infatti ancora risentire degli effetti della pandemia. Malgrado il progressivo recupero delle compravendite residenziali e dei prezzi al metro quadro, nel complesso si registra una lieve flessione delle richieste, pari a -0,2% rispetto al 2020, anno in cui si era registrata una crescita del +2,8% rispetto al 2019. Secondo l’analisi sul patrimonio informativo di EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie gestito da CRIF, la performance negativa risente del calo delle surroghe, che hanno accentuato la contrazione dei volumi a causa del fisiologico ridimensionamento dei contratti per i quali la rottamazione risulta ancora vantaggiosa.

Importo medio in crescita del 4,1%

Se a dicembre 2021 le richieste di mutui presentate dalle famiglie italiane sono calate del -19%, seguendo un andamento in discesa iniziato a giugno, l’importo medio richiesto durante il 2021 si è attestato a 139.110 euro, in crescita del +4,1% rispetto all’anno precedente. Nel complesso quasi i 3/4 delle richieste presenta un importo al di sotto dei 150.000 euro, a conferma della propensione delle famiglie a orientarsi verso soluzioni in grado di pesare il meno possibile sul bilancio familiare.
La distribuzione per fasce di importo nel 2021 è risultata non molto differente rispetto all’anno precedente, con una contrazione delle richieste solamente nella classe inferiore ai 75.000 euro, dove tipicamente si concentrano i mutui di sostituzione.

Distribuzione per fascia di durata

A conferma della propensione delle famiglie a orientarsi verso soluzioni in grado di pesare il meno possibile sul proprio bilancio, nel 2021 oltre l’80% delle richieste di mutuo si è caratterizzato per una durata superiore ai 15 anni, in modo da spalmare il piano di rimborso su un arco temporale di lungo periodo. Una tendenza ulteriormente accentuate rispetto al passato, con una crescita proprio dei piani di rimborso di maggior durata. Analizzando la distribuzione delle richieste in relazione all’età del richiedente emerge poi un significativo abbassamento dell’età media.

I driver che hanno sostenuto la domanda da parte degli under 35

Se al primo posto per numero di richieste si conferma nuovamente la fascia compresa tra i 35 e i 44 anni, con il 32,4% del totale, tutte le classi mostrano una contrazione rispetto alla corrispondente rilevazione del 2020. A eccezione degli under 35, che stimolati dagli incentivi varati dal Governo, sono arrivati a spiegare il 30,5% del totale, contro il 27,5% dell’anno precedente. Tra i driver che hanno inciso positivamente sull’andamento della domanda, sicuramente vanno segnalati i mutui di ristrutturazione, e soprattutto, i mutui green per l’efficientamento energetico dell’abitazione, arrivati a spiegare l’8% sul totale dei mutui acquisto, e l’11% di quelli per ristrutturazione.